
Dallo sceneggiatore di Training Day un’altra storia sulla Los Angeles nera e cupa, la faccia inquietante della California. Jim (Christian Bale) vive ossessionato dal periodo in cui ha combattuto la Guerra del Golfo: sono i suoi incubi angoscianti le prime immagini che vediamo. Subito dopo, sprazzi di residua umanità: la sua donna, il suo miglior amico Miguel (Freddy Rodriguez), la sua ambizione di entrare nelle forze dell’ordine.
Entrare nel mondo violento dell’ex-soldato Davis è come immergersi passo dopo passo in una palude, fino a rimanere invischiati nell’angoscia. La tensione comincia a salire quando i protagonisti del film non sono più attori, ma uomini e donne per cui si prova rabbia, pietà, tristezza: un incontrollabile groviglio di sentimenti. E, infine, implacabile, arriva la botta. L’arco della narrazione descrive una traiettoria perfetta come quella di un proiettile.
Christian Bale, lo sappiamo, è bravissimo: fa suo ogni personaggio come potrebbe fare un camaleonte. Il gelo nei suoi occhi, la fermezza delle sue espressioni, la dura arroganza del suo incedere ne fanno un perfetto guerriero. Ma che dire di Rodriguez? Spettacolare, soprattutto verso la fine. La sua intensità drammatica attraversa un crescendo che anima l’evoluzione del personaggio e segue i ritmi del film. Molto belle le figure femminili: Sylvia (Eva Longoria), una donna in carriera, costretta suo malgrado al ruolo di madre del suo uomo e Marta (l’esordiente Tammy Trull), una donna-bambina che si annulla nell’amore.
Il film è autoprodotto, ma ci sono scene per cui daresti via alcuni dei più costosi film del momento. I dialoghi non sovrastano l’importanza delle immagini: un risultato che si ottiene spesso quando sceneggiatore e regista coincidono.
Indicazioni terapeutiche: una pillola amara, ma in grado di aprire nuovi orizzonti e generare nuove sinapsi. Fortemente indicato per i sostenitori di qualunque guerra. Controindicazioni: non adatto ai bambini e ai deboli di cuore.
[…] rispetto alla violenza. Alla fine, però, l’hybris viene punita e Alonzo, come Jim Davis in Harsh Times, sfida il suo dio una volta di troppo. Un film d’azione molto ben fatto in cui un climax […]