
E mentre vediamo mescolarsi i colori, cose belle e cose brutte succedono in maniera inesorabile, collegate dalle catene di quella giostra che non riusciamo mai a vedere per intero. Non ci sono logiche morali, ma solo giri spietati e ciechi e, quando arriva un colpo, quella giostra si rivela una roulette russa. E niente può confortare il lettore, che dentro quel mondo ha vorticato anche lui, tranne la speranza dietro le ultime pagine e la volontà di restituire un senso che può essere solo individuale. Molto bello.