
Da antologia:
Green Goblin: Svegliati, ragnetto. Svegliati. No, non sei morto. Per ora. Sei paralizzato… temporaneamente. Sei una creatura stupefacente, SpiderMan. Io e te non siamo poi così diversi.Spider-Man: Io non sono come te. Tu sei un assassino.Green Goblin: Beh, a ciascuno il suo. Io ho scelto la mia strada, tu hai scelto il cammino dell’eroe. E ti ha trovato divertente, per un po’, la gente di questa città. Ma l’unica cosa che la gente ama più di un eroe è il vedere l’eroe fallire, cadere, morire combattendo. Nonostante tutto quello che hai fatto per loro, alla fine ti odieranno. Perchè disturbarsi?Spider-Man:Perchè è giusto.Green Goblin: Ma la dura verità è questa: ci sono otto milioni di persone in questa città. E quelle masse brulicanti esistono al solo scopo di portare i pochi esseri eccezionali sulle loro spalle. Tu e io siamo esseri eccezionali. Potrei schiacciarti come un insetto in questo momento. Ma ti sto offrendo una scelta. Unisciti a me. Immagina che cosa potremmo combinare insieme. Che cosa potremmo creare. Oppure potremmo distruggere ogni cosa. Causare la morte d’innumerevoli innocenti battendoci egoisticamente ancora, ancora e ancora fino a morire entrambi. È questo che vuoi? Pensaci bene, eroe.Peter: Eh… io ho detto… Lui… lui mi ha chiesto… che cosa pensavo di te.Mary Jane: E tu che gli hai detto?Peter: Gli ho detto, ehm… Spider-Man… Gli ho detto… ehm… la cosa più straordinaria di Mary Jane… è… quando tu… la guardi negli occhi… e lei ti restituisce lo sguardo… allora tutto quanto diventa… non proprio normale. Perchè ti senti… più forte… e più debole allo stesso tempo. Ti senti eccitato… e allo stesso tempo… terrorizzato. La verità è che non sai più che cosa provi… ti rendi solo conto di che tipo di uomo vorresti essere. È come se tu… avessi raggiunto l’irraggiungibile… e non fossi ancora pronto.
Mary Jane:Gli hai detto così?